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5 domande a Caterina Pace, assessora al Personale | Napoli Giunta fin qui

Ci racconti come e perché ha accettato il ruolo di Assessore

Ho accettato perché mi è sembrato un ruolo stimolante che mi permettesse di fare qualcosa di concreto per la città. Ho sempre guardato con attenzione il lavoro egregio del Sindaco e di questa amministrazione in un periodo di crisi economica devastante e di enormi difficoltà come questo, ammirando la moralità, il grandissimo coraggio e l’entusiasmo di ognuno di loro nel mettersi al servizio dei cittadini, a dimostrazione che si possono fare molte cose anche con poche risorse a disposizione. Pertanto mi è sembrato un vero privilegio entrare a far parte di questa squadra.

Napoli è una città cambiata, ci racconti come ha contribuito al suo cambiamento

Personalmente vedo una città completamente cambiata, si è risolta l’emergenza rifiuti, è stata rilanciata nei circuiti sportivi internazionali, è tornata ad essere una meta turistica di eccezione, ha una pista ciclabile che prima non esisteva, ha la più bella metropolitana di Europa, tutto grazie al lavoro di questa amministrazione, che ha anche liberato spazi e li ha restituiti alla vivibilità cittadina. Oggi mi pregio di poter dare un contributo alle politiche del lavoro che hanno contraddistinto da sempre questa squadra, soprattutto nell’ambito della scuola pubblica, con l’assunzione delle maestre per la scuola materna e per i nidi; ma anche alla informatizzazione dell’anagrafe e dei tributi nonché a quella delle gare di appalto.

Quali sono le maggiori difficoltà riscontrate nello svolgere il ruolo di assessore?

Quelle collegate alla burocrazia che rendono i percorsi di attuazione lunghi, tortuosi e difficili. Non basta, infatti, intuire la soluzione di un problema della città se poi si incontrano tante difficoltà per metterla in opera. Tutto ciò riduce le possibilità di fare e rallenta i tempi di un vero cambiamento radicale.

Qual è il progetto del suo assessorato di cui va più fiera, in cui ha investito più energie?

Sicuramente, come assessore al personale, la cosa che mi sta più a cuore e su cui sto investendo più energie è l’assunzione delle 370 maestre che hanno vinto i concorsi, per molte di loro è il coronamento di un sogno, per altre è una meta finalmente a portata di mano dopo tanti anni di precariato, per tutte è un progetto di vita che si realizza. La tensione che corrisponde ad un cammino così difficile mi emoziona profondamente e mi coinvolge completamente, anche perché nell’obiettivo finale c’è sempre il buon funzionamento della scuola pubblica, che significa anche aiutare tante madri a poter lavorare serenamente.

Cosa vuole dire ai cittadini napoletani?

Voglio dire che si possono fidare perché Napoli ha un Sindaco competente ed onesto, che è veramente un fiore all’occhiello, soprattutto considerando tutta la politica attuale, e un’amministrazione con migliaia di dipendenti che lavorano per loro con correttezza, entusiasmo e dedizione.

Caterina Pace