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Amore ai tempi di internet

Amore ai tempi di internet

Se l’amore è l’incontro con l’altro, con ciò che non conosciamo, ma che desideriamo conoscere,  Internet ha esteso questa possibilità portandola sino alle sue estreme conseguenze.

L’amore ai tempi di internet ci impone codici e regole del tutto nuove, e i rapporti scivolano rapidi dalla tastiera di un pc, al  touch di uno smartphone  su whatsapp.

Le  repentine trasformazioni dell’amore non riflettono soltanto l’evoluzione dei tools a disposizione, ma riguardano il modo e lo scopo per il quale ci si incontra. Amore on-line infatti può significare per gli internauti diverse cose tra le quali, la ricerca di rapporti occasionali a scopo sessuale, la ricerca di un partner fisso, la ricerca di flirt.

Il mondo dell’incontro on line ha un suo mercato e ricade sotto la legge del consumo,  rubricato sotto la voce “Dating online”. Si stima che in Italia i fruitori di servizi di Dating online siano circa 8 milioni con una prevalenza di uomini (circa il 60%) sulle donne (40%), con numero di piattaforme web dedicate che supera la trentina, tra le quali alcune spiccano per numero di utenti iscritti e qualità del servizio.

Tra le modalità di incontro sono da annoverare:

Lo Speed dating online, che avviene mediante piattaforme web di video-chat di incontro attraverso le quali si discute per un tempo definito con ciascun partecipante a quel gruppo (in gernere per max 2 5 min) e il

Mobile dating localizzato, che consente di localizzare e incontrare in zona gli interlocutori con lo smarthphone.

Sebbene tutto ciò rischi di  mortificare con un “click” tutte le consolidate rappresentazioni dell’amore romantico,  la stabilità dei legami che è possibile riscontrare nelle coppie nate on line è elevata. In costante aumento negli ultimi anni, in molti casi le relazioni nate online sono più lunghe e felici delle coppie la cui storia è iniziata in modo tradizionale, cioè nel mondo reale. In una ricerca condotta dal prof. Cacioppo  docente di Psicologia dell’Università di Chicagoin cui sono state intervistate 19,131 persone sposatesi tra il 2005 e il 2012, si evince che i matrimoni che sono cominciati online, se confrontati con quelli che hanno avuto inizio attraverso i canali tradizionali, presentano un numero minore di separazioni o divorzi e sono associati con una più alta soddisfazione coniugale. I risultati indicano inoltre che più di un terzo dei matrimoni in America comincia da una relazione on-line.

Questo dato non deve sorprenderci data la natura “capovolta” della modalità di entrare in relazione con l’altro nel cyberspazio, una modalità che sperimentiamo quotidianamente in molti ambiti della nostra vita. Una modalità che predilige la conversazione quale prima forma di contatto di esplorazione e di conoscenza, e solo dopo, in base alla sua evoluzione, alla possibilità di incontrarsi in “carne ed ossa”. Il principio esplorativo è intrinseco all’anima di internet: i motori di ricerca sono l’estensione dei nostri occhi nel web. Questo è il nostro nuovo organo erogeno che richiede competenza, regala delle possibilità e ne sottrae altre, ci spinge oltre il noto, oltre le nostre usuali appartenenze, ci mette in contatto e in comunione con gli intenti dell’altro prima ancora della sua presenza fisica, permette di svelarci prima ancora di presentarci. Ma ha una natura fragile, ci espone ad una intermittenza, ci ripara dalle responsabilità che le nostre azioni con il nostro volto ci spingono ad assumere.

Ma siamo proprio certi di trovarci di fronte a qualcosa di completamente nuovo? … O forse l’amore ai tempi di internet è solo una forma tecnologicamente più avanzata degli appuntamenti al buio, degli attimi di attesa prima del contatto, in cui la fantasia sull’altro non è nè inganno nè finzione, ma piuttosto paura di perdersi e desiderio di (ri)trovarsi, perché non ci è dato sapere chi, cosa, per quanto?

Stefano Manzo

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