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Napoli aderisce alla Carta di Toronto

Più sport, più salute. Questi sono i valori della Carta di Toronto per l’Attività Fisica, redatta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, a cui ha aderito il Comune.
La Carta promuove l’attività fisica perché lo sport fa bene al corpo e all’anima, ridona il benessere, la salute fisica e mentale, previene le malattie, migliora le relazioni sociali e la qualità della vita, produce benefici economici e contribuisce alla sostenibilità ambientale. La Carta di Toronto invita tutti i Paesi, le Regioni e le Comunità a sollecitare un maggiore impegno politico e sociale per valorizzare l’importanza dello sport. È necessario che gli organismi pubblici e privati, nonché la società civile tutta, concorrano affinché i principi della Carta siano condivisi e le azioni in essa previste messe in campo. L’inattività fisica, infatti, così pervasiva nelle società odierne, è al quarto posto tra le principali cause di morte dovute a malattie croniche, quali disturbi cardiaci, ictus, diabete e cancro; inoltre, la mancanza di attività fisica contribuisce ad aumentare i livelli di obesità infantile e adulta.

Viceversa, un’attività fisica costante e monitorata è di beneficio alle persone di ogni età: nei bambini promuove uno sviluppo fisico armonico e favorisce la socializzazione, negli adulti diminuisce il rischio di malattie croniche e migliora la salute mentale, negli anziani migliora la loro autonomia funzionale, diminuisce il rischio di cadute e di fratture e protegge dalle malattie correlate all’invecchiamento. L’inattività fisica, d’altronde, incide notevolmente anche sui costi di assistenza sanitaria a carico della comunità.
Sul piano dello sviluppo sostenibile, promuovere modalità attive di spostamento come camminare, andare in bicicletta e utilizzare il trasporto pubblico, può ridurre l’inquinamento dell’aria e le emissioni dei gas serra; la pianificazione, la progettazione e la riqualificazione urbanistica, volte a diminuire la dipendenza dai veicoli a motore, sono azioni benefiche per la salute pubblica.
In pratica, la buona politica deve valutare le ricadute in termini di attività fisica e benessere.
Nella scuola bisogna puntare a politiche sportive di alta qualità, con un’attenzione particolare alle attività non competitive e alla formazione dei docenti.
Nell’ambito dei trasporti e della mobilità occorre incentivare i cittadini a muoversi a piedi, ad andare in bicicletta o ad usare il sistema di trasporto pubblico.
Nei luoghi di lavoro vanno incoraggiati i programmi che sostengono i lavoratori e i loro familiari nel condurre stili di vita più attivi. Inoltre, vanno promossi gli spazi e le strutture che incoraggiano lo svolgimento dell’attività fisica, e favorite le modalità attive di spostamento da e per i luoghi di lavoro, con l’uso dei mezzi pubblici.
Nello sport, nei parchi e nel tempo libero gli obiettivi sono: realizzare iniziative di “sport per tutti” rivolte anche ai soggetti più difficili da coinvolgere; progettare infrastrutture per attività ricreative adatte a tutte le età; lanciare nuove opportunità per le persone diversamente abili, in modo da favorirne i programmi di attività fisica; puntare alla formazione continua per coloro che organizzano attività sportive.
Nella sanità vanno attribuite risorse congrue all’attività fisica nell’ambito della prevenzione e della promozione della salute, e devono esserci controlli sistematici del livello individuale di attività fisica dei pazienti/assistiti, con la possibilità di fornire ai soggetti sedentari un counseling e indicazioni sui programmi presenti nella comunità. Gli operatori sanitari e gli esperti delle scienze motorie devono effettuare controlli sistematici per la valutare l’idoneità individuale ed eventuali controindicazioni all’attività fisica e per fornire informazioni onde prevedere l’attività fisica come parte integrante dei programmi di cura e assistenza per i pazienti affetti da diabete, malattie cardiovascolari, tumori o artriti.
Infine, nell’ambito della pianificazione urbanistica e del territorio dobbiamo progettare una nuova città che faciliti gli spostamenti a piedi, l’uso della bicicletta e l’attività fisica nel tempo libero.
Napoli, grazie alla Carta di Toronto, punta a diventare anche la città dello sport e del benessere.