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Creatività e precariato: il giornalismo giovane al PAN

Si scrive Youth Media Days, si legge Festival del giornalismo giovane di Napoli.

L’evento, tenutosi al PAN | Palazzo delle Arti Napoli dal 21 al 23 settembre, è stato, infatti, il primo appuntamento italiano dedicato interamente ai giornalisti under 35 e alle loro esperienze professionali. Un settore vivace, quello del giornalismo, ricco di talenti, idee, creatività e passione, ma anche di precariato.

La cerimonia di apertura del Festival, patrocinato dal Comune di Napoli, ha visto la partecipazione del sindaco Luigi de Magistris, dell’assessora alla Cultura e al Turismo Antonella Di Nocera e del presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli. Il dibattito sul futuro dell’informazione in Italia è stato poi affrontato, nelle sue molteplici sfaccettature, nel corso delle tre giornate. Non si è parlato solo di lotta contro il precariato nel settore, ma anche della validità dal punto di vista formativo delle scuole di giornalismo e dell’utilità “pedagogica” del giornalismo scolastico e universitario, delle opportunità fornite dal giornalismo estero e delle innovazioni sorte con quello multimediale, nato dal basso grazie agli strumenti messi a disposizione dalla rete e dai new media.

Peculiarità del Festival è l’aver consentito un confronto tra le numerose realtà del settore e le istituzioni di categoria, trasferendo al pubblico quella ricchezza di idee, visioni ed esperienze che un appuntamento di questo tipo può offrire. L’obiettivo degli Youth Media Days, infatti, è quello di mettere i professionisti del futuro al centro del dibattito per riuscire ad analizzare gli argomenti più sentiti da chi opera nel settore. Così, sono state poste all’attenzione del pubblico le esperienze di protagonisti affermati e di giornalisti emergenti.

Napoli non si è limitata a fare da cornice all’evento, ma ne è stata protagonista con l’esposizione di numerosi “atelier urbani” in diversi luoghi della città e con progetti di partecipazione e impegno civico. Il Festival, infatti, ha rappresentato un’occasione per scoprire aspetti originali e particolari della città: dalle bellezze artistiche e architettoniche alle eccellenze del mondo produttivo e gastronomico, fino ai numerosi progetti di riqualificazione urbana e sociale.

«Speriamo che questo Festival sia il primo di una lunga serie – ha detto Simone d’Antonio, presidente di Youth Press Italia – Per la prima volta, i giovani giornalisti sono stati intervistati da firme prestigiose del settore come Pino Scaccia, inviato storico del Tg1, e Lirio Abbate, giornalista investigativo de L’Espresso».